Torpignattara. Un silenzio assordante, attonito. La maggior parte dei negozi sono chiusi e recano la scritta "Questo esercizio rimarrà chiuso dalle 17.00 alle 18.00. Chiediamo giustizia per la tragica morte del nostro fratello Zhou Zeng e della sua bambina Joy".
In questo fazzoletto di strade, che ho imparato a conoscere bene da quando è arrivata Berta, la cagnolina, si è consumato uno dei crimini più atroci che si diffonde come un urlo sordo negli animi degli abitanti della zona senza distinzione di razza. Infatti, è chiuso il mio negozio cinese di fiducia come il bar romano proprio sotto casa come pure il negozio bangla dove compro i mango quando è stagione e il latte di cocco.
Qui sul corso come le mie dirimpettaie amano chiamare Via della Marranella ho riscoperto la vicinanza, la prossimità e persino l'aggregazione talvolta. Quando passo con il cane mi saluta il cuoco del ristorante Taste of India, il barista, il sarto e sua moglie, il falegname come pure il fruttivendolo. Ogni saracinesca è una storia e io di queste storie sento di essere entrata un po' a far parte. Vederle chiuse è comprendere che siamo parte dello stesso universale dolore.
Nessun commento:
Posta un commento