giovedì 30 dicembre 2010

Lo sdegno finalmente.

"Chiunque può arrabbiarsi: questo è facile. Ma arrabbiarsi con la persona giusta, e nel grado giusto, ed al momento giusto, e per lo scopo giusto, e nel modo giusto: questo non è nelle possibilità di chiunque e non è facile". Aristotele

Lo sdegno finalmente. Il disgusto mi cova dentro come un serpente che aspetti di cambiare pelle palesando il suo involucro dismesso al mondo intero.

E' una febbre che mi consuma l'anima. Sono stata curata sì, ma la terapia non ha fatto altro che tenere aperta in profondità la ferita.

Non potendo amputare me stessa la piaga sta andando in cancrena o forse sta soltanto formando un involucro putrido che lascerò davanti la porta della Chiesa, e dentro chi con tanta leggerezza mi ferì fino a dilaniarmi.

Immagino il prete pronunciare il fatidico "Se c'è qualcuno che si oppone a questo matrimonio, parli ora o taccia per sempre". Un matrimonio certamente in pompa magna, la riscossa davanti alla mamma, ai parenti e alla comunità tutta, nonché al figlio già arrivato, perché in alcune circostanze " La catena del matrimonio è così pesante che a volte bisogna essere in tre per portarla".

Mi scopro a desiderare che il seme avvizzisca nel suo stesso ventre che gonfio di vita esploda, ma sarebbe un ingiusto desiderio verso chi già avrà la sua condanna nel nascere figlio di tanta madre.

Felicitazioni.
F.

1 commento:

  1. Ti riscopro quasi umana. Sei una delle persone con cui più mi confido e ogni tanto ho provato una profonda invidia nella tua morigeratissima capacità di non "sdegnarti".
    Forse è lo sdegno che ha salvato me dal finire in un vortice di follia.
    Ho ritenuto sempre che lo sdegno sia parte dell'evoluzione di alcuni sentimenti. Ma mi sono sentito in profonda solitudine in questo pensiero, poiché nessuno sembrava dire che ci fosse un filo di ragionevolezza nella mia posizione. Ora sono rinfrancato per le mie scelte dolorose compiute in passato. E' vero ho perso ex abrupto una persona mia amica, ma adesso posso dire solo che quella perdita ha prodotto un'Epifania. Il primo desiderio si è esaudito. All'inizio dell'anno è avvenuta un'epifania (vd. Joyce).

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