venerdì 17 settembre 2010

Zero

"Lo zero è il potenziale di ogni forma di vita" Sonia Ducie

Lo zero è come il nero poichè contiene tutti i colori. Zero è il livello della strada in una città come Roma. Lo zero è il vuoto creativo da cui si genera ogni cosa. Nello zero solo apparentemente sembra non succedere nulla, così come nell'ozio; eppure ozio e passività non coincidono. Gioco, studio e lavoro si confondono nella post-modernità perchè dopo che le macchine ci hanno rubato i lavori più ripetitivi a noi moderni, così come agli agiati antichi romani non resta che intendere l'ozio come lo spazio e il tempo della speculazione intellettuale e della creatività. Ozio creativo dice De Masi. Ora che il mio periodo di vacanze è volto al termine posso ben dire che mi dibatto tra otium e negotium e mentre riprendo ad occuparmi dei miei affari una spirale evolutiva procede dentro di me come le talpe che stanno scavando i tunnel della nuova linea metropolitana sotto lo zero della strada. Porre lo zero a livello strada è una pura astrazione ed arbistraria per giunta! Un regista americano ha messo al collo del suo gatto Cooper una fotocamera automatizzata che scatta una foto ogni 2 minuti, se potessi sposterei i miei occhi a livello dei piedi per essere più vicina allo zero della mia strada. Là dove si snodano le mie radici sta avvenendo un cambiamento secolare e io non vorrei perderlo di vista. Sentirlo con gli altri sensi è dolore puro allora io lo azzero. Lo zero non è nè positivo nè negativo.

(Foto di Darren Holmes)

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